furti ispicaI Carabinieri della Compagnia di Modica hanno da tempo predisposto specifici servizi di prevenzione e repressione dei reati predatori nelle zone rurali e più isolate di tutto il territorio di competenza, a tutela delle aziende agricole presenti, spesso prese di mira da malviventi che, oltre ad arrecare danni, si impossessano di prodotti ed attrezzature.

Nel corso del servizio, i Carabinieri della Stazione di Ispica, in due distinte occasione, hanno arrestato in flagranza di reato quattro persone, due colte a rubare all’interno di un terreno agricolo privato ed altre due sorprese mentre tentavano di asportare i cavi di rame dai tombini dell’illuminazione pubblica sulla fascia costiera.

Nella prima circostanza, una chiamata al 112 ha segnalato la presenza di alcuni soggetti che si erano introdotti in una proprietà e stava asportando i prodotti coltivati.

Giunti sul posto, i militari dell’Arma hanno sorpreso nella proprietà le due persone segnalate, entrambe di Rosolini,  M.C. di 24 anni, incensurato, e M.A., classe ’95, già noto alle forze dell’ordine.

I due, infatti, dopo aver forzato la recinzione del terreno agricolo, avevano appena riempito diversi sacchi di juta con circa 400 kg di limoni asportati dalla proprietà e li avevano poi caricati sulla loro autovettura pronti a dileguarsi ma sono stati subito bloccati dall’intervento dei militari dell’Arma.

A questo punto, i due giovani sono stati condotti in caserma dove sono stati dichiarati in stato di arresto per il reato di furto aggravato e, successivamente, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso il Tribunale di Ragusa sono stati rimessi in libertà.

La merce asportata è stata interamente recuperata dai Carabinieri e riconsegnata al legittimo proprietario.

Invece, nelle scorse settimane si sono verificati alcuni furti di rame sulla fascia costiera ispicese, pertanto, i militari dell’Arma hanno predisposto dei servizi mirati al contrasto di tale fenomeno.

Proprio nel corso di questi servizi, la scorsa notte, i Carabinieri della Stazione di Ispica, in località Marina Marza, hanno sorpreso altri due soggetti, N.I., classe ’82 e M.G.S., classe ’98, entrambi di origine romena ed incensurati, mentre stavano tentando di asportare diversi metri di cavi di rame contenuti nei tombini dell’illuminazione pubblica.

I militari dell’Arma, infatti, mentre stavano perlustrando la zona costiera di Marina Marza, hanno notato in lontananza i due stranieri che stavano armeggiando nei pressi di un pozzetto contenente i cavi dell’illuminazione pubblica.

A questo punto, i Carabinieri sono subito intervenuti e li hanno sorpresi mentre stavano tentando di asportare il rame contenuto nei cavi elettrici dopo averne forzato il relativo tombino che li conteneva.

I due stranieri, quindi, sono stati sottoposti a perquisizione e sono stati trovati in possesso di diversi arnesi da scasso e di alcuni sacchi di juta pronti per essere riempiti con i cavi di rame.

Dal sopralluogo effettuato dai militari dell’Arma è emerso che i due soggetti avevano già forzato alcuni pozzetti ed avevano già tranciato dei cavi elettrici ed erano pronti per asportarli ma sono stati interrotti dal tempestivo intervento della pattuglia.

Dunque, accertate le loro intenzioni, i Carabinieri hanno condotto i due stranieri in caserma e li hanno dichiarati in stato di arresto per il reato di tentato furto aggravato e, successivamente, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso il Tribunale di Ragusa, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

Il fenomeno dei furti ai danni delle aziende agricole e nelle zone più isolate è continuamente monitorato da tutte le forze dell’Ordine presenti sul territorio e prioritariamente dall’Arma dei Carabinieri che, grazie alla sua capillare distribuzione sul territorio, con gli importanti presidi di prossimità dei vari comandi di stazione, costituisce la forza in campo di più rapido impiego per la prevenzione e la repressione di simili reati.

I Carabinieri proseguiranno anche nei prossimi giorni ulteriori mirati servizi di prevenzione e repressione di questi reati.