consiglio comunale aperto ospedaliConsiglio Comunale aperto stamattina a Modica, per chiedere il potenziamento del polo ospedaliero Modica- Scicli.

Erano presenti: i Sindaci di Modica, Scicli e Rosolini,  il vice sindaco e l’assessore alla cultura del comune di Modica, i consiglieri comunali di Modica, Giorgio Falco, Luigi Giarratana, Lorenzo Giannone, Mario Abbate, Giovanni Spadaro, Vito D’Antona, Tato Cavallino, Giovanni Scucces, Giuseppe Grassiccia, Giovanni Rizzarello, Michele Polino, Claudio Gugliotta, Andrea Rizza, Andrea Caruso, Giorgio Belluardo, Piero Covato, Giorgio Modica, Massimo Puccia, Ivana Castello. E ancora gli assessori del comune di Pozzallo, Francesco Ammatuna e Giorgio Scarso con il presidente del consiglio comunale di Pozzallo, Antonio Zocco Pisana; presenti da Scicli, il presidente del consiglio comunale Demaio, i consiglieri  Consuelo Pacetto, Resi Iurato, Licia Mirabella, Daniele Alfano, Emanuele Scala, Edoardo Morana e Mario Marino.

Sono stati presenti anche i parlamentari nazionali, Venerina Padua, Maria Lucia Lorefice, i parlamentari regionali, Orazio Ragusa, Giorgio Assenza. Nello Dipasquale ha informato della sua assenza.

E ancora presenti al Consiglio Comunale Aperto:  il direttore generale dell’Asp, Maurizio Aricò e il direttore sanitario del “Maggiore” di Modica, Piero Bonomo.

Ne è uscito fuori un documento condiviso dai sindaci e dai consigli comunali del comprensorio, ma anche dai comuni del territorio siracusano, come ad esempio Rosolini, che intendono sostenere il potenziamento del polo ospedaliero Modica – Scicli. Documento che deve essere approvato, in seduta ordinaria, dai civici consessi.

Altra proposta che è venuta fuori dalla lunga discussione è la richiesta ai sindaci, ai presidenti dei consigli comunali, ai parlamentari regionali e nazionali del territorio di inviare un invito urgente all’Assessore Regionale alla Sanità, Gucciardi, e alla Lorenzin, Ministro della salute, per parlare tutti assieme del tema oggetto del consiglio comunale aperto.

Un Consiglio molto partecipato quello di stamattina, due ore e mezzo circa la durata dei lavori. Molti gli interventi. In apertura quello dal presidente del consiglio comunale di Modica, Roberto Garaffa che ha illustrato una cronistoria della vicenda sino ad arrivare all’ultima notizia,  secondo la quale la Ministra Lorenzin ha deciso con l’assessore regionale alla Sanità, Gucciardi, di rendere “spoke” il polo ospedaliero Modica-Scicli, declassato a nosocomio di base. Il presidente Garaffa ha detto : “Non possiamo abbassare la guardia, dobbiamo continuare comunque a monitorare la situazione”. Ha fatto poi appello perché le istituzioni provinciali possano essere unite per affrontare in modo coeso questa battaglia.

Ignazio Abbate sindaco di Modica, chiede per il polo ospedaliero Modica-Scicli  un riconoscimento come “spoke”, “un bacino di utenza servito che è fatto di numeri non contestabili ha detto il primo cittadino di Modica, che si è intestato una battaglia a tutto campo per difendere il “Maggiore” -. Chiedo  che i reparti siano potenziati e valorizzati”.

Il sindaco di Scicli Enzo Giannone ha detto: “a Scicli c’era un Ospedale che si chiamava Busacca. Questo è il sentire comune della città. Ritengo sia necessario avviare  un’opera educativa in città, è la politica che delegittima le istituzioni. Tutto quello che accade in sanità dipende dai momenti elettorali. E la salute dei cittadini che fine fa? Si può giocare con il diritto primario alla salute dei cittadini?  O si è tutti assieme in questa direzione o Scicli farà una battaglia in altro modo, pronti a ribellarci tutti perchè la città ha già pagato dazio”.

Altri interventi di esponenti politici che abbiamo su menzionate, e che viaggiano in una unica direzione: la difesa dei due ospedali ragusami, il “Busacca” e il “Maggiore”.

Maurizio Aricò, direttore generale dell’Asp di Ragusa, ha fattto una cronistoria del piano di riordino della rete ospedaliera. “Il documento su sui si lavora ancora oggi – ha detto Aricò – è l’atto aziendale del 29 giugno dello scorso anno frutto di un confronto delle amministrazioni con le parti sociali e i cittadini. Quell’atto deve avere piena attuazione. Quanto accaduto è frutto della notizia lanciata dall’assessore alla Sanità, Gucciardi nel corso di un incontro con i sindacati. E sempre dalla stampa – ha detto Aricò – ho saputo di un cambio del piano presentato alle forze sociali. Attendo i decreti firmati dall’assessore. Non ha mai posto nessuna firma a un documento di un depotenziamento, anzi voglio ricordare che sono 4milioni e mezzo di euro i soldi spesi nel piano degli investimenti per i reparti di Modica. Si continuerà a potenziare Modica fino a quando non arriverà una disposizione diversa da parte dell’Assessore alla Sanità, Gucciardi”.