Il 3, il 10 ed il 17 agosto a Scicli andrà in scena “Invisibili – Memorie notturne del Val di Noto”, spettacolo organizzato in collaborazione con il Comune di Scicli, il comune di Noto e la Fondazione Teatro Tina di Lorenzo di Noto, con la regia di Sabina Pangallo. Tutti gli spettacoli si terranno nel Chiostro annesso al Convento del Carmine in piazza Busacca a Scicli.

Dopo l’entusiasmante edizione del 2017 “Invisibili” torna a turbare le notti del Val di Noto. L’estate di quest’anno allarga i confini della città da cui è partito questo intenso progetto per spostarsi a Scicli e Palazzolo, aggiungendo voci che ne raccontano le vicende.

Venerdì pomeriggio, al Convitto delle Arti, a Noto, il sindaco di Noto Corrado Bonfanti e il vicesindaco di Scicli Caterina Riccotti, hanno presentato le iniziative comuni che legano Noto a Scicli.

Spettri e fantasmi della nostra terra prendono vita nel suggestivo complesso dell’ex Cantina Sperimentale a Noto, e presso il chiostro del Convento del Carmine a Scicli, raccontando le loro storie ambigue ed estreme della notte.




“Invisibili darà voce a vicende che raccontano momenti della Storia siciliana vista attraverso lo sguardo di personaggi che la popolarono vivendola ai margini o, in alcuni casi, proprio nel cuore degli eventi” -spiega il vicesindaco Caterina Riccotti-. Un cast che cambia di serata in serata, presentando personaggi inediti insieme ad alcuni della passata edizione che hanno connotato lo stile narrativo di “Invisibili”.

Protagonisti che si trovano nelle pagine dei nostri archivi ricostruiti da una fedele ricerca storica, accanto ad altri di pura invenzione a colmare un fatto di cronaca che poneva un mistero insoluto, o una prospettiva alternativa a quella tramandata. Tutti accomunati da una insaziabile irrequietezza perché tutti alle prese con una questione irrisolta, sospesi tra la vita e la morte in una dimensione illusoria, alla ricerca di una verità, di un riscatto, di una vendetta o di un aiuto.




Un personaggio nuovo di zecca è Giuseppe Carnemolla, dal 1845 arciprete della chiesa Madre di San Matteo di Scicli. È un personaggio torbido e controverso, di lui si dice tutto e il contrario di tutto: rivoluzionario garibaldino, spia, massone, filoborbonico, mafioso, papista… Sciascia fa il suo nome a proposito della congiura dei pugnalatori di Palermo dell’ottobre del 1862, un episodio di strategia della tensione ante litteram, verificatosi proprio nel momento della nascita del nostro stato unitario. Giuseppe Carnemolla ci sembra un Invisibile nato. Nel suo ammiccante monologo farà trapelare tra le righe una sua verità, lasciandoci liberi di credere quello che vogliamo.