andrea orlandoIeri pomeriggio si è tenuto un incontro tra una delegazione di procuratori, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando  e il vice presidente del CSM, Legnini. Il ministro ha fatto sapere che il governo “e’ orientato a esplorare la possibilita’ di stabilizzazione di quelle persone che hanno passato un periodo al servizio dello Stato.  Intanto questa mattina a Roma si è tenuto un sit in davanti al palazzo dei Marescialli, sede del consiglio superiore della Magistratura

Stabilizzazione o riduzione delle condizioni di precarietà. Queste le due ipotesi sul tavolo del ministro alla giustizia, Andrea Orlando, che ieri pomeriggio insieme con il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini ha avuto un confronto con i procuratori della repubblica che si sono fatti promotori dell’appello per la tutela dei diritti della magistratura onoraria, che svolge un ruolo prezioso volto allo snellimento dei carichi pendenti soprattutto con il giudice monocratico e con il giudice di pace.  Al Tribunale di Ragusa tutti i Vpo e i Got hanno aderito allo sciopero dal 20 al 25 febbraio, astenendosi dalle udienze  alle quali saranno presenti invece i magistrati togati. Nel palazzo di giustizia di Ragusa gli onorari svolgono le stesse indagini e affrontati gli stessi processi dei magistrati ordinari e lo fanno anche da oltre vent’anni. Le toghe onorarie coprono oltre  il 50 per cento dell’ attività di una procura

Pertanto “Il governo – ha chiarito ieri il guardasigilli –   “e’ orientato a esplorare la possibilita’ di stabilizzazione di quelle persone che hanno passato un periodo al servizio dello Stato. Ho chiesto un parere al Consiglio di Stato sul profilo tecnico e chiesto all’Anm valutazioni sul profilo politico. Si tratta di una scelta che avra’ un impatto sull’assetto giurisdizionale”.  “Attendo questi riscontri – ha aggiunto il guardasigilli – se queste ipotesi non saranno perseguibili lavoreremo, ha dichiarato all’Ansa, per arrivare a soluzioni che possano quanto piu’ possibile consolidare le situazioni e ridurre la precarieta'”.

“Continuiamo l’interlocuzione con la Commissione europea – ha voluto sottolineare il ministro – per comprenderne l’orientamento.  Anche perché la magistratura onoraria porta avanti da anni la battaglia per la stabilizzazione e dalla sua parte ci sono pronunce europee che impongono il riconoscimento della previdenza e dell’equivalenza di funzioni con la magistratura togata. Ma il Ministro Orlando non vuole applicare la sentenza. E’ veramente un paradosso perché l’Europa  riconosce diritti che il Ministro  nega e che sono scritti nella Costituzione sulla quale lui stesso ha giurato. Il guardasigilli ha fatto un passo indietro ascoltando i procuratori hanno descritto  una situazione difficile e hanno  suggerito alcune soluzioni. Questa  mattina le toghe onorarie hanno tenuto un sit in di protesta davanti al palazzo dei marescialli, sede del Csm,  chiedendo di salvaguardare l”indipendenza e la professionalità della magistratura onoraria”. Il 28 febbraio una delegazione di giudici di pace sarà ascoltata in audizione in pubblica udienza dal Parlamento Europeo dinanzi alla Commissione per le petizioni.

Viviana Sammito