Val d’Orcia, in provincia di Siena, e Val di Noto unite da una comune esperienza: il riconoscimento Unesco frammentato in più comuni.

Si è svolto durante lo scorso fine settimana, in provincia di Siena, tra San Quirico d’Orcia e Montalcino, il convegno dei comuni della Val d’Orcia sull’importanza del legame tra cibo e territorio nella promozione di un sito Unesco.

Ospite della tre giorni, cui hanno preso parte illustri relatori dell’Università di Siena, oltre a giornalisti ed enologi di fama, il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque, nella doppia veste di primo cittadino e presidente del distretto culturale del SudEst.

La Val d’Orcia ha ricevuto il riconoscimento Unesco nel 2004, due anni dopo il Val di Noto, e affronta la difficoltà di un unico Piano di Gestione a fronte di cinque comuni inclusi nella World Heritage List, cinque comuni limitrofi fra loro.

In una memorabile pagina che Repubblica, nel maggio del 2010, dedicò a San Quirico, il comune senese venne definito il posto dove si vive meglio in Italia.

E in questo senso il sindaco di Scicli ha  ipotizzato un gemellaggio che metta insieme l’esperienza del Ragusashire con quella di tutela del paesaggio senese.

“Le battaglie che abbiamo condotto in favore del Parco degli Iblei vanno nella direzione segnata da altri prima di noi”- ha detto Venticinque ricordando che il Paesaggio è il bene primario da custodire e preservare.