EUROPA MADRE PRAVA

( GENESI DI UNA CRISI ORDITA- 2008)

 

Uomini coi cuori a forma di caveu che vivete in castelli d’oro,

che ci avete rubato il sorriso senza alcun decoro

inventando la finanza creativa

per rendere legale la vostra refurtiva,

che, gonfiando una bolla speculativa

per farla scoppiare quando a voi serviva,

avete generato la miseria globale

per il tornaconto della vostra opulenza totale.

Voi politici, arraffoni, corrotti e mangioni

coi ventri pieni come pure i coglioni,

che reggete il gioco con ricette d’austerità

allargando i confini delle povertà.

Ma voi tutti, uomini con lo scettro maldestro del potere,

che avete disarmato ogni nostro volere,

guardate cosa avete con scempio cagionato:

avete scippato la dignità del lavoro al disoccupato,

l’anima al commerciante, l’arnese all’artigiano:

ma noi a questo gioco al massacro più non ci stiamo!

Ma tu Europa, dea della bellezza, che con schiena supina in terra teutonica riposi,

ridestati al rumore dei coglioni dei tuoi devoti oramai esplosi,

illumina con la tua bellezza questa tua terra come steppa brulla

ti chiediamo solo un campo da arare

non castelli d’oro da abitare,

ti chiediamo solo sviluppo e poi nulla.

Ma se ci stringerai ancor la corda al collo essa sarà spezzata,

con un moto di ribellione dal tuo regno sarai spazzata

e disarcionata sarai dal tuo altare per consegnare alla memoria

solo i tuoi cocci che raccoglierà la storia.

Anatema a voi parrucconi politici che ci avete rovinata la vita,

la partita è aperta e non certa è la vostra sorte

se riprenderemo quel filo di Arianna rubato alle nostre dita,

come Teseo, dell’uscita di questo angoscioso labirinto troveremo le porte.

GIANNI ROSSINI- DALL’ITALIA TRADITA