sciortino orazio La Polizia di Stato ha arrestato un pluripregiudicato per aver commesso una rapina in villa nelle campagne tra Ragusa e Marina di Ragusa.

In compagnia di almeno un complice ha svaligiato una villetta, poi la seconda e poi la terza ma alla fine ha trovato il padrone di casa che stava facendo rientro. Il pluri pregiudicato vittoriese di 46 anni, Orazio Sciortino, aveva pensato di rubare, approfittando dell’assenza dei proprietari,  introducendosi in alcune ville a schiera nelle campagne tra Ragusa e Marina di Ragusa, poco dopo la zona industriale. Il caso però ha voluto che una delle vittime è rientrata nella sua villa perché aveva dimenticato una cosa, accorgendosi del furto. Notando le altre abitazioni vicine con la luce accesa e le porte semi aperte, l’uomo ha avvertito i vicini di casa e subito dopo la polizia, che con diverse pattuglie è arrivata sul posto per perlustrare la zona. E’ stato uno dei proprietari che, dopo la notizia dei ladri in casa, è piombato nella sua abitazione ad accorgesi di uno scooter con due persone a bordo che, alla vista dell’auto, hanno spento i fari. L’uomo, con grande intuito, ha immaginato che potevano essere i malviventi, quindi si è avvicinato a loro e non appena ha suonato il clacson i due sospettati sono fuggiti a velocità sostenuta.

La lucidità e la prontezza della vittima ha contribuito all’identificazione di uno dei balordi mentre il secondo è ancora ricercato.

refurtiva con logoDopo un breve inseguimento lo scooter è stato intercettato dalla Squadra Mobile. Uno dei ladri è riuscito a fuggire per le campagne, mentre l’altro, Orazio Sciortino, è stato bloccato ed ammanettato. Durante le fasi della cattura il pregiudicato ha usato violenza contro i poliziotti e ha rivolto minacce. Lo stesso è stato arrestato e condotto in carcere con l’accusa di rapina impropria: proprio perché  ha usato violenza o minaccia immediatamente dopo la sottrazione (della cosa), per assicurarsi  il possesso  o per procurare a sé o ad altri l’impunità. Dopo l’arresto del balordo, è stata recuperata anche la refurtiva che è consistita anche in oggetti che raramente fanno gola ai ladri: oltre all’oro, al denaro e ai personal computer anche fazzoletti di carta, souvenir turistici e dolci.   Il valore della merce rivenuta si aggira intorno ai 10.000 euro. La refurtiva era stata occultata  in due borsoni molto grandi dove all’interno c’erano anche gli arnesi atti allo scasso: tenaglia, guanti, torce, cesoie, cacciativi e “piede di porco”. L’arrestato ha presentato una dichiarazione spontanea: “ho visto un’auto e mi sono spaventato per questo siamo scappati”. Una tesi considerata falsa dato che  nei pantaloni lo stesso aveva una lente di ingrandimento antica di proprietà di una delle vittime, denaro contante corrispondente alla somma rubata. L’uomo nonostante i tentativi di sviare le indagini non ha neanche voluto riferire l’identità del complice, continuando a mentire riferendo che non lo conosceva e che aveva ricevuto un passaggio. Continuano le indagini per risalire all’identità del secondo uomo.

Viviana Sammito