“Exit Poll”. A Catania interrogato l’ex sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia e suo fratello Fabio
- 23 Settembre 2017 - 15:15
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I fratelli Giuseppe e Fabio Nicosia sono arrivati stamattina intorno alle 8,30 al tribunale di Catania per l’interrogatorio di garanzia a seguito delle misure cautelari agli arresti domiciliari disposte nell’ambito dell’indagine “Exit Poll”.
Fabio Nicosia, sospeso ieri dal consiglio comunale come stabilito dalla Prefettura, affiancato dal legale Maurizio Catalano è andato a passo svelto e deciso verso l’ingresso mentre l’ex sindaco di Vittoria è apparso molto sereno e ha addirittura accennato un sorriso.
Entrambi devono difendersi dall’accusa di voto di scambio politico – mafioso a seguito delle indagini della Guardia di Finanza di Catania che hanno portato all’arresto di affiliati al clan della Stidda che, in cambio di favori e appalti pubblici avrebbero, secondo l’accusa, portato consensi e voti nella tornata elettorale del maggio dello scorso anno.
L’interrogatorio di Fabio Nicosia è iniziato alle 9.15 ed è durato 20minuti circa. Nadia Fiorellini, ex assessore e raggiunta dall’interdizione dei pubblici uffici per 4 mesi, difesa dallo stesso avvocato dei Nicosia, è stata ascoltata per 10 minuti. Più lungo l’interrogatorio dell’ex sindaco, che di mandati ne ha svolti due in qualità di primo cittadino dal 2006 al 2016. Circa un’ora e mezza con il giudice e il pm.
Ottimista il penalista Maurizio Catalano il quale ha riferito che i suoi assistiti “hanno risposto a tutte le domande, hanno cercato di chiarire ogni particolare perché siamo fiduciosi negli esiti del procedimento, della giustizia. Ci affidiamo al giudice al quale abbiamo fornito i migliori chiarimenti possibili”.
Sull’operazione “Exit Poll” è intervenuta la Cgil di Ragusa secondo la quale <<Quanto emerge delinea un quadro generale della città sempre di più allarmante e inquietante.
Occorre alzare al massimo la guardia e riappropriarsi della Città, e in primis delle Istituzioni.
Quanto accaduto in queste ultime ore – si legge nella nota del segretario provinciale Peppe Scifo – indica ancora una volta la presenza dello Stato, per questo, al di là del corso delle indagini e dell’intero iter giudiziario, facciamo plauso alla Magistratura e alle forze dell’Ordine per tutto l’operato>>.
Viviana Sammito