Le elezioni regionali siciliane del 5 novembre sono ormai molto vicine ed i vari candidati alla presidenza della regione  hanno presentato e promossogià da tempo i loro programmi agli elettori.

Come sempre accade, in ogni campagna elettorale, molti sono i proclami e le promesse soprattutto sui temi che da sempre possono essere considerati caldi e problematici: lavoro e turismo, ma anche infrastrutture e ambiente.

Nonostante le distanze politiche che li caratterizzano,i cinque candidati in corsa per Palazzo d’Orleans hanno presentato programmi politici incredibilmente simili su molti punti.

Il rilancio della Regione da un punto di vista turistico è visto, da tutte le forze politiche, come una delle leve più importanti per favorire la crescita economica della Sicilia e con essa anche l’occupazione. Oltre alla valorizzazione del patrimonio artistico e dei prodotti locali, sono state anche presentate proposte per la nascita di nuove attrazioni che possano attirare nella Regione un maggior numero di turisti. In particolare, in uno dei programmi elettorali è presente la proposta dell’apertura di almeno due casinò tradizionali nelle città di Taormina e Cefalù.

L’idea di aprire alcune sale da gioco nell’isola non è assolutamente nuova. Spesso infatti i politici siciliani e anche la cittadinanza locale hanno fatto notare al governo centrale che, in Italia, gli unici casinò tradizionali in possesso di regolare licenza sono tutti localizzati nel nord del Paese. È un dato di fatto che i casinò di Sanremo, Venezia, Saint Vincent e Campione d’Italia si trovano nel settentrione e che non sono facilmente raggiungibili dagli appassionati che risiedono nel sud Italia e ancora meno da chi abita nelle isole.

Considerato questo dato di fatto e valutato il successo che anche il gioco online sta riscuotendo nel nostro paese, è quindi comprensibile che una regione come la Sicilia abbia più volte proposto l’ampliamento dell’offerta di casinò sul territorio, aprendo sale nelle località di maggiore attrazione turistica come appunto Taormina, Cefalù ma anche Ragusa ed Erice.

Dal punto di vista dei politici locali, l’apertura di casinò nella regione avrebbe l’indubbio vantaggio di creare nuove attrazioni turistiche che porterebbero quindi un maggior numero di visitatori sul territorio anche in periodi di bassa stagione. Chiaramente con un maggior afflusso di turisti si produrrebbe anche un maggior indotto e nuovi posti di lavoro, non solo all’interno delle sale da gioco stesse ma anche in hotel, ristoranti, trasporti e servizi vari, tutte opportunità occupazionali di cui la regione ha disperatamente bisogno.

A questi aspetti positivi di sviluppo dell’economia locale si affiancherebbero anche quelli di contrasto all’illegalità che, in alcune località, è strettamente collegata con l’ambiente del gioco d’azzardo. Con la creazione di sale da gioco legali e autorizzate, infatti, si potrebbe sottrarre al mercato illegale una buona fetta di affari e di giocatori.

A sostegno della proposta di apertura di casinò tradizionali in Sicilia c’è anche la considerazione che, in effetti, negli anni ’60 Taormina aveva una sua sala da gioco, che però ebbe vita piuttosto breve. Aperto nel 1963 dal commendatore Guarnalleschi all’interno di Villa Mon Repos, il casinò fu per 3 anni uno dei locali più lussuosi ed esclusivi d’Italia, in grado di attirare clienti come Marlene Dietrich e Cary Grant.  Perché quindi non sognare di poter far rinascere quegli antichi splendori?

A far tornare alla ribalta il tema, ancora prima della campagna elettorale per le regionali in corso, è stato un senatore di Forza Italia che la scorsa estate ha presentato un disegno di legge che aveva l’obiettivo di modificare l’attuale regolamentazione in materia di case da gioco, allo scopo di consentirne l’apertura in zone turistiche. Chi ha una buona memoria ricorderà che un testo di legge analogo era giù stato elaborato nel 2004, dall’allora deputata Lo Curto.  Sono passati 13 anni  da allora e nulla si è mosso sul fronte siciliano. Tuttavia è vero che, dal 2004 ad oggi, moltissimo è cambiato nel panorama del gioco online. Con l’arrivo dell’AAMS come ente gestore del gioco online e con la concessione delle licenze per il gioco a distanza, i casinò hanno assistito ad un periodo di rinascita e successo mai conosciuto prima. Il gioco d’azzardo ha acquisito un’immagine completamente differente nell’opinione pubblica ed ora è considerata una forma di intrattenimento legittima in grado di attrarre un pubblico variegato e sempre più ampio.




I nuovi casinò sul territorio, così come i migliori casinò online italiani già esistenti, sarebbero chiamati al rispetto di regole chiare e trasparenti in materia di transazioni economiche, registrazione dei giocatori, dichiarazione dei profitti e promozione del gioco responsabile.

A favore della proposta c’è anche la considerazione che il gioco è ormai una realtà diffusa e che piuttosto che assistere alla proliferazione delle macchine slot in locali non adatti e senza alcun tipo di controllo, avere sale da gioco legali ed autorizzate andrebbe a favore della sicurezza e della protezione dei cittadini.

In attesa dei risultati elettorali, l’unica opzione legale e sicura per tutti i siciliani appassionati di giochi da casinò è quella di giocare online nei casinò con licenza AAMS. Nella rete esistono numerosi siti che offrono recensioni e informazioni relative i migliori casino legali italiani.