diamamnti falsiPresa la banda dei diamanti falsi. Da Palermo a Ragusa tre uomini di 66, 67 e 39 sono arrivati per truffare gli anziani, bussando alla loro porta e vendendo accessori, spacciandoli per diamanti. La questura invita gli anziani e chiunque abbiamo fatto un acquisto simile a rivolgersi alla polizia per denunciare la truffa.

Sembrano diamanti ma è una truffa. A smascherare e denunciare i tre uomini, con precedenti penali per reati contro il patrimonio, sono stati gli uomini della Sezione Volanti della questura di Ragusa. Le vittime sono gli anziani.

La polizia ha ricostruito il modo d’agire dei balordi. Sono arrivati da Palermo per raggirare i cittadini ragusani: il più esperto si è presentato come un comandante di nave straniero sbarcato da poco con la necessità di incontrare subito un gioielliere per vendergli dei diamanti e anelli che non può portare con se in viaggio. Ha fermato per strada la vittima e gli ha proposto la vendita dei diamanti. Ha finto di non parlare bene l’italiano e così sono entrati nella scena gli altri due complici: uno, parlando in inglese ha fatto da interprete,  mentre l’altro si è finto un gioielliere. Questo, munito anche di lente di ingrandimento, ha stimato il valore dei gioielli sui diecimila euro, e il truffatore, che si era spacciato per un ufficiale di nave, ha proposto la cessione dei diamanti a tremila euro, facendo credere alle vittime che si trattava di un vero affare.  I diversi cristalli erano tagliati a modello di diamanti, confezionati in piccoli sacchetti, anelli in finto oro con pietre preziose e biglietti da visita a nome di “FrenkLiorm”sedicente capitano di una nave. Un vero e proprio kit da specialisti della truffe.

La sezione Volanti dopo le denunce delle vittime, presentate nelle varie questure siciliane, ha eseguito un accertamento nelle strutture ricettive scoprendo che in un albergo di Ragusa erano alloggiati tre palermitani, con un lungo curriculum per truffe.

I malviventi, sorpresi dalla presenza dei poliziotti, hanno cercato di disperdersi uno a piedi e gli altri due a bordo di un auto, ma sono stati bloccati dalle Volanti.

Scoperti, i tre balordi hanno ammesso di avere messo a segno vari colpi a Ragusa, Trapani, Marsala, Bagheria e Messina. In molti casi gli anziani sono caduti nel raggiro con un notevole danno economico: almeno cinque mila euro sono state trovate nella disponibilità dei truffatori, durante le perquisizioni.   Le indagini della polizia non sono chiuse perché i tre potrebbero avere raggirato cittadini di altre zone d’Italia. L’inchiesta può avere ulteriori sviluppi e può anche aumentare il numero delle denunce.

Il capo della Volanti, Filiberto Fracchiolla, ha invitato  tutta la cittadinanza che si è trovata in situazioni simili o che è stata truffata a denunciare in Questura i fatti, superando anche eventuali remore dovute alla vergogna d’essere stati raggirati.  Tutti i gioielli, esaminati da un esperto gemmologo sono stati descritti come imitazioni senza alcun valore commerciale o gemmologico.

Il Questore di Ragusa ha firmato il provvedimento del foglio di via obbligatorio con il divieto di ritorno nel capoluogo ibleo nei confronti dei tre denunciati.

Viviana Sammito