Proclamato, con decorrenza immediata, lo stato di agitazione dei dipendenti a tempo determinato (48 unità) del Comune di Comiso, destinatari nell’anno 2010 della procedura di stabilizzazione conclusasi con la sottoscrizione da parte degli stessi del contratto di assunzione a tempo indeterminato.

La Cgil annuncia per il prossimo 10 dicembre l’assemblea sit-in, dalle 10 alle 12, nel corridoio del Palazzo di Città, per affrontare, se possibile, in presenza del primo cittadino la problematica che riguarda questi dipendenti, che rischiano dal prossimo 1 gennaio 2013 di rimanere senza lavoro, sebbene siano stati assunti a tempo indeterminato.

Per giovedì 13 dicembre è stata proclamata una giornata di protesta dei dipendenti interessati che si terrà nella Piazza antistante il Palazzo di Città. “Dal tenere appesa ad un filo e legata alla indecisione la sorte dei 48 dipendenti – dice Salvatore Terranova – sembra che l’Amministrazione comunale di Comiso ne tragga un godimento quasi estetico. Non può spiegarsi altrimenti il prolungato ed infruttifero lavoro posto in essere per mettere questo personale in sicurezza dopo che l’Ente è stato oggetto della dichiarazione di dissesto, se l’Amministrazione e gli Uffici hanno impiegato più di un anno senza riuscire a fare un solo passo in avanti. A nulla sono valse le innumerevoli trattative fatte, delle quali passeranno, forse, alla storia amministrativa locale le tante manifestazioni di volontà del primo cittadino, il quale non ha mai mancato di farsi paladino di questi lavoratori per averli fatti destinatari della stabilizzazione, ma senza riuscire, in concreto, fino ad oggi ad affrontare una cosi delicata problematica con la necessaria e approfondita attenzione”.

L’Amministrazione comunale di Comiso ha ricevuto, lo scorso mese di ottobre, dalla Cgil una proposta nella quale sono stati rappresentati i passaggi di ordine tecnico che si potevano mettere in atto per salvaguardare questi lavoratori non solo rispetto alla rimodulazione della nuova dotazione organica dell’Ente da sottoporre all’approvazione della Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti locali presso il Ministero dell’Interno, ma anche per la individuazione di una soluzione temporanea atta a consentirne la continuità lavorativa in attesa del pronunciamento della citata Commissione.

“Va da sé – conclude Terranova – che la Giunta Comunale non ha ritenuto di procedere nella direzione indicata, per cui 48 famiglie dal prossimo primo gennaio rischiano di infoltire la schiera dei disoccupati”.