Cutrona LucianoLa Polizia di Stato ha arrestato pluripregiudicato che si è presentato armato di pistola al pronto soccorso dell’ospedale di Comiso per essere visitato e ricoverato.

L’uomo ha riferito agli agenti di Polizia di aver trovato l’arma e la sua versione è stata smentita dalle indagini, rimane ancora oscuro il motivo della sua condotta.

Si è presentato alle 19 di ieri  all’ospedale Regina Margherita di Comiso con una pistola e in evidente stato di alterazione. E’ stato arrestato dalla polizia un 42enne comisano, pluripregiudicato, Luciano Cutrona per porto abusivo di arma clandestina e detenzione illegale di munizioni.

Cutrona, è entrato al pronto soccorso e ha chiesto di essere visitato: sta male ed è particolarmente stanco. Si è steso sul lettino con la pistola all’altezza della cinta dei pantaloni. Uno dei due medici, mantenendo la calma, ha fatto cenno al collega facendo intendere di chiamare il 113.

Nessuna resistenza e nessuna minaccia all’arrivo della polizia. L’uomo  in pochi secondi è stato ammanettato. Cutrona ha riferito agli agenti di aver trovato l’arma, che tra l’altro è di importazione estera mai censita in Italia. Una versione smentita dalle indagini: tuttavia è stato accertato che Cutrona  non ha in alcun modo utilizzato l’arma, né per minacciare i medici o il personale sanitario né per sottrarsi all’arresto. E’ stato scoperto che il 42enne aveva litigato con il padre  ma questa circostanza non sembra avere una connessione con il porto dell’arma.

Cutrona, che ha reso dichiarazioni mendaci e soprattutto non ha neanche collaborato con le forze dell’Ordine, è stato condotto al carcere di Ragusa  con l’accusa di avere portato in luogo pubblico un’arma clandestina e il munizionamento. L’arma era perfettamente funzionante ed aveva ben 10 cartucce all’interno del caricatore e dalla perquisizione personale e veicolare è emerso che aveva altre cartucce disponibili.

Le indagini sull’arma continuano con gli accertamenti tecnici sulle banche dati delle armi in possesso agli uffici investigativi della Polizia per accertare la provenienza e l’eventuale utilizzo della stessa in altri delitti.

Viviana Sammito