Egregio Direttore, questa mia si riferisce ad un viaggio sul “Treno Barocco” di qualche giorno fa.
Esperienza certamente positiva, ma che ha messo in luce alcune deficienze che mi piacerebbe fossero portate a conoscenza dei più e, soprattutto, di chi di dovere per apportre i dovuti correttivi.

Impressioni ( a caldo) sul treno barocco – Cronaca semiseria di un’esperienza di fine estate.

E’ proprio il caso di dire “a caldo” perchè, con più di 35 gradi di  temperatura (ma di questo gli organizzatori non sono responsabili), i  vari disagi che si sono verificati nel percorso tra le città barocche di Modica, Scicli, Siracusa e Noto, hanno avuto un notevole rilievo.

Desidero, innanzitutto, iniziare dalle tante positività: la gentilezza  del personale dell’Ufficio turistico di Modica, la competenza e la  bravura delle Guide di Modica, Scicli e Noto, le fresca funzionalità  delle vetture messe a disposizione dalle F.S.
Lo stesso non possiamo sottolineare per la presenza dei servizi di bus  navetta che hanno arrecato notevoli disagi ai tempi di visita dei siti e alla stanchezza dei passeggeri.
Modica si è distinta per la totale  assenza dei bus navetta, limitando la visita della nostra bella Città al duomo di San Pietro e alla chiesetta rupestre di San Nicolò inferiore e costringendo i turisti ad una iniziale maratona a piedi, dalla Stazione ai suddetti luoghi e viceversa (ricordiamo i famosi +35°).
Scicli, poi, ci ha visti stipati, circa 100 persone, in un unico bus,  per recuperare tempo ed evitare due corse, visti i tempi di visita  limitatissimi; e che dire, ancora, della visita della Città stessa,  costretta in mezz’ora! (Notevole l’imbarazzo del gentilissimo e  preparato Ernesto Ruta, nostro accompagnatore turistico).
A Siracusa, sotto una canicola (h.13,00) da sciogliere le nevi del  Kilimangiaro, alla stazione abbiamo atteso, per circa 20 minuti, che si  degnassero di arrivare i due bus navetta (sempre a caldo), per condurci  ad una rapidissima e brevissima visita della Città, meno di un’ora,  visto già il ritardo iniziale.
Noto si è distinta per accoglienza e per simpatia, con la presenza, già  in stazione ad attenderci, dei due bus navetta e della preparata,  simpatica e piacevole guida turistica che, in modo garbato e rilassato  ci ha permesso di gustare le bellezze della Città.
Desidero, ancora, aggiungere una piccola noticina a piè scritto, che così piccola non è.
Essendosi il nostro gruppo, costituito da sette persone, prenotato solo ad  Agosto, da parte del Personale dell’Ufficio turistico di Modica, mi era  stato riferito che tutti i posti erano già prenotati e che avrei potuto  usufruire di eventuali 10 posti liberi, riservati, da Trenitalia, alle  Autorità (SIGH!) e ai giornalisti, ritelefonando il venerdi precedente  la domenica del viaggio, entro le h.10,00.
Eseguo fedelmente il tutto ma, nonostante all’Ufficio turistico di  Modica non fosse pervenuta, entro quell’ora, nessuna comunicazione di  occupazione di posti, mi si dice che devo attivarmi, personalmente,  presso l’Ufficio di Palermo, per sapere il da farsi.
Contatto telefonicamente il Responsabile, il quale mi chiede, gentilmente, ancora tempo per l’eventuale disponibilità dei posti.
Ed io, che non sono nè Autorità, nè Giornalista, pazientemente, aspetto i  comodi e i tempi di chi si sente in diritto di disporre del tempo  altrui! Solo nel pomeriggio mi viene fatta le gentile concessione! Ci  accorgiamo,poi, che sul treno, rimangono vuoti tanti posti! A tutti noi e a voi l’ardua sentenza!
Ritardi, tempi di visita stringati, lacune organizzative, gestioni personali…..Perchè?
Miglioriamo i servizi, perfezioniamo le organizzazioni, viviamo gli incarichi come  servizio e ne gioveranno sia la qualità della vita delle nostre  bellissime Città e le impressioni dei tanti turisti che vengono ad  ammirarle!

Lettera firmata.