RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Da quando i suoi rappresentanti all’interno del gruppo consiliare MPA/PdS, si sono dimessi da consiglieri comunali nel Gennaio 2015 ( termine ultimo per poter bloccare qualsiasi iniziativa di scioglimento del consiglio comunale per andare a votare nel mese Maggio insieme al comune di Ispica, ma vanificato dai partiti, che hanno fatto finta di dimenticare i fatti del 92, e dai consiglieri che hanno abusato del nome “responsabili” con la scelta irresponsabile e sciocca di non dimettersi, perché alla fine troppo attaccati alle poltrone) Progetto Scicli si è chiamato volutamente fuori dalla bailamme di un copione già visto con le parti degli attori già divise , ecc. ecc..

I fatti sono noti ma ha senso qui ricordarli perché purtroppo la gente , passato il pericolo e gabbato lo santo come si suol dire, tende a dimenticare, abbassa la guardia e diventa vittima dei soliti approfittatori , mercanti e farisei che non vedono l’ora di tornare all’arrembaggio per ristabilire quello status quo che ha fatto precipitare la nostra Città nell’oscurantismo sociale politico ed economico di questi ultimi anni , in parte “ mitigato” ( così facciamo contenti i benpensanti, o almeno alcuni di questi) dall’ effetto “Montalbano” .

I fatti in breve: dimissioni del sindaco e inizio dei”Susino chi?”, da parte di chi prima lo portava in palmo di mano; scioglimento del consiglio , di cui rivendica e si assume la responsabilità della decisione e del gesto lo stesso ministro Alfano, come dichiarato da lui stesso durante la presentazione in pompa magna del suo libro al teatro Garibaldi di Modica; levate di scudi più o meno interessate, alcune finte ; indignazione generale della gente; ricorsi al TAR , con l’esito che sappiamo, ecce cc., tutto secondo il copione del falò delle vanità.

Quando e appena Il sindaco Susino viene prosciolto dalle accuse si ricomincia di nuovo con i” distinguo” , gli” io lo sapevo ”, gli “è un mio amico ed ero convinto della sua innocenza”, insomma tutte quelle “Marcoantoniate” che nemmeno lo stesso Marco Antonio al cospetto del cadavere fresco di Cesare.!

E in tutto questo la nostra deputazione? Completamente assente! Dover leggere articoli in cui gli onorevoli degli altri comuni vengono a fare lezioni di moralità nel nostro territorio, ci ha davvero intristito e fatto cadere le braccia, ma non tanto l’intervento in se, perché va dato atto comunque che alcuni hanno davvero speso parole in favore della comunità sciclitana, quanto invece l’assenza di dichiarazioni ( l’evanescenza degli interventi è paragonabile all’assenza) e di presa di posizione della nostra deputazione.

Certo non si può fare di tutta l’erba un fascio, è vero ma se saggiamente alcuni hanno centellinato le proprie dichiarazioni in merito a tutta la vicenda, lo stesso non si può dire di “Ma frati “ Orazio on. Ragusa, il quale anche ultimamente poteva rimanere in silenzio e invece non ha potuto ancora una volta fare a meno di mostrarsi urbi et orbi in tutta la sua obesità politica e confermando che ancora una volta esiste un abisso tra lui e i consiglieri comunali del suo partito e il suo partito stesso ( ricordo , a chi legge, che i suoi consiglieri, quando il “golpe” nei confronti del sindaco Susino fu stoppato dallo stesso e dalle altre forze presenti in consiglio comunale, si dimisero ponendo al centro della questione politica aperta, proprio la questione morale come anche dichiarò lo stesso segretario provinciale che definì Scicli”…… Una città che oggi risulta ingiustamente e profondamente ferita nella sua immagine di comunità accogliente, laboriosa e dalle grandi tradizioni culturali e storiche”) !.

Ma quale avvocato difensore va a chiedere a chi ha non solo ordinato la condanna a morte ma l’ha anche personalmente eseguita e se ne è anche vantato pubblicamente di impiccare più in basso il condannato a morte, che lui stesso è stato incapace difendere? E soprattutto, con quale logica mentecatta lo stesso avvocato per “mettersi al pari con la propria coscienza” cerca il favore, la mediazione e la raccomandazione da chi in realtà è dalla parte del carnefice?

Siamo davvero nella terra di Pirandello!

Chiedere di per se, a cose fatte, al ministro Alfano di rivedere le proprie decisioni, può anche essere encomiabile, anche alla luce della recente sentenza, se non fosse che purtroppo i fatti non sono così, perché con un trucco da prestigiatore di terz’ ordine la richiesta di aiuto per la Città è in realtà un supplice senza vergogna di una alleanza politica e di un posto sul carro delle prossime elezioni. Siamo davvero alla ridicolaggine!

Qui si mercanteggia la dignità calpestata della nostra Città e la si mercanteggia con le stesse forze politiche che hanno le hanno inferto il colpo di grazia e provocato tutto lo sconquasso di questi due ultimi anni!

Ecco perché oggi Progetto Scicli interviene! Non si può rimanere in silenzio di fronte a tali azioni e a tanta ipocrisia! Noi non ci stiamo!

 

Per Progetto Scicli

Salvatore Pellegrino

Rocco Verdirame