Quando ci accingiamo a scegliere una destinazione turistica, ovvero quella che sarà la meta del nostro prossimo viaggio, nutriamo sempre delle aspettative. Ci facciamo un’idea del luogo che visiteremo sia per non rimanere delusi, sia per prepararci in maniera consona al viaggio. Varie sono le variabili che incidono sulla nostra scelta definitiva: oltre alle nostre preferenze personali, di regola prendiamo in considerazione anche elementi più oggettivi come l’iter burocratico per entrare in un determinato Paese (la necessità di un visto ad esempio), il clima, la lingua, la sicurezza interna. Cosa ci aspettiamo quando scegliamo una città come Chernivtsi, posta a confine tra Ucraina e Romania? Che sia il frutto della nostra passione per i Paesi dell’Est Europa, che siano stati i racconti e i diari di viaggio dei nostri amici o letti su Internet ad affascinarci, sicuramente non ci pentiremo di averla scelta come meta di viaggio.

Come tutte le città che hanno vissuto diversi regimi politici e cambiamenti a volte traumatici, Chernivtsi è uno mosaico fedele e realistico di tutti i suoi volti passati. A differenza di altre città in cui predomina il fantasma dell’epoca sovietica, qua si riescono ad attraversare più periodi storici e più Paesi in una sola cittadina, di poco più di 250.000 abitanti. Non c’è motivo per esitare ulteriormente quindi: prendere il volo Milano-Chernovtsy è la decisione migliore che si possa prendere per visitare un luogo che non dimenticherete tanto facilmente.

Dall’Impero austro-ungarico al regime sovietico…

Appena arrivati nella stazione centrale (ben collegata all’aeroporto)  ci rendiamo subito conto dell’atmosfera mitteleuropea che soffia tutt’intorno. L’edificio infatti che accoglie il crocevia dei treni è rimasto nel perfetto stile tipico dell’Impero asburgico: quasi avremmo difficoltà ad affermare con certezza di essere in Ucraina, e non in Austria ad esempio. Iniziando a girare per le vie della città, brulicante di vita sia per l’operosità dei suoi cittadini che per l’università, vi capiterà di percorrere sicuramente il viale Olga Kobylanska, un vero e proprio specchio della commistione di culture diverse che si sono incontrate in questi luoghi, incorniciato da file di alberi pittoreschi.

Cultura della Romania

Forte è la presenza della cultura della Romania che ha dominato questi luoghi dal 1918 al 1940: in molti parlano ancora la lingua romena e la cucina romena viene accuratamente preparata in diversi ristoranti. Un altro edificio che testimonia la multiculturalità di Chernivtsi  è  l’Università statale di Chernivtsi: maestosa e affascinante, venne progettata nel 1875 e riesce a fondere assieme, in maniera armonica ed equilibrata stili tra loro profondamente  diversi. E’ stata dichiarata parte del Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e prima di divenire sede universitaria era l’antica residenza dei Metropoliti di Bucovina. La cattedrale armena, suggestiva e caratteristica, dista in un quartiere non troppo lontano dal centro e i suoi preziosi interni lasciano senza fiato anche il visitatore più esigente. Merita menzione anche il museo ebraico,  che documenta la massiccia presenza degli ebrei in Bucovina, una presenza che ha influito assai sulla cultura e sull’economia del Paese. Basti pensare che il famoso poeta Paul Celan, di origine ebraiche, è nato proprio qua, a Chernivtsi.