L’assistenza domiciliare a disabili gravissimi è un servizio di altissima importanza sociale, da tempo a Modica erogato dalla cooperativa sociale Artemide.Una continuità sempre garantita nonostante il Comune di Modica, committente del servizio, da oltre tre anni, esattamente 38 mesi, non provveda ai pagamenti dovuti.

“Una situazione che non ha precedenti, né riscontro alcuno nel panorama dei servizi sociali prestati, in tanti comuni del territorio, dalle varie cooperative in quanto, nella realtà, basta il ritardo di qualche mensilità per rendere difficile e spesso impossibile la prosecuzione del servizio – scrive Loredana Puccia, portavoce di lavoratrici e lavoratori della Cooperativa Artemide -. Quando i Comuni non onorano puntualmente l’impegno finanziario come da contratto, sono frequenti i casi di stop, interruzioni, spesso fallimenti, anche solo per il ritardo di alcuni mesi.

Ma a Modica ogni limite è stato superato e il Comune ha il dovere della responsabilità rispetto alla città e a quella sua parte così fragile e debole (i disabili gravissimi) rispetto alla quale il riconoscimento, pubblico e coerente – nei fatti e non solo a parole – dell’essenzialità del servizio è valore basilare di civiltà.

Le operatrici e gli operatori impegnati in tale attività hanno la “fortuna” di avere potuto ricevere la retribuzione anche dopo l’interruzione dei pagamenti da parte del Comune, grazie allo sforzo economico e al senso di responsabilità dell’impresa che a questo fine ha impegnato tutte le proprie risorse. Ma ad un certo punto questa possibilità si è esaurita. A fronte dei 38 mesi di servizio pienamente e puntualmente garantito, nei quali la cooperativa Artemide non ha ricevuto le somme dovute dal Comune, i circa 40 lavoratori hanno accumulato un ritardo di 11 mensilità: “solo” 11 a fronte delle 38 imputabili al Comune, perché le altre 27 sono state regolarmente corrisposte dalla Cooperativa che peraltro, per l’intero periodo, ha anche provveduto al versamento (pieno, per l’assenza in questo caso di ogni forma di sgravi) di tutti i contributi previdenziali previsti.

Contro questa situazione grave e insostenibile – si legge nel comunicato dei lavoratori della cooperativa -, le lavoratrici e i lavoratori impegnati nel servizio si mobilitano e annunciano una campagna di iniziative di sensibilizzazione affinché la città sappia in quali condizioni attualmente prestano la loro opera”.

Nei prossimi giorni sarà reso noto il calendario degli eventi e dei momenti di mobilitazione.