polizia squadra mobileSono arrivate oggi pomeriggio alle 4 al porto di Pozzallo le 29 salme recuperate a bordo di un gommone sul canale di Sicilia la scorsa notte, insieme con altri 100 migranti. Pozzallo deve fare i conti con gli oltre 400 migranti arrivati già stamattina. Le forze dell’ordine sono già al lavoro per identificare gli scafisti mentre l’autorità giudiziaria disporrà l’autopsia sui corpi per stabilirne le cause e le responsabilità.

Ventinove salme, 29 bare sono arrivate al porto di Pozzallo oggi pomeriggio alle 4,30 a bordo della nave della capitaneria di porto 274. Erano uomini e donne che viaggiavano su uno stesso gommone. Hanno perso la vita forse per gli stenti o forse per annegamento, nel tentativo di raggiungere a nuoto la nave che li avrebbe salvati.  La sanità marittima, da un primo accertamento, ha escluso la violenza sui corpi o segni di arma da fuoco.  Le salme sono state trasferite negli obitori dei comuni di tutto il territorio ragusano. L’autorità giudiziaria disporrà nelle prossime ore l’esame autoptico. Al porto era presente il medico legale, Santoro. La prefettura ha coordinato le fasi dell’accoglienza e dello smistamento dei corpi.

Le forze dell’ordine da stamattina sono al lavoro per identificare gli scafisti dello sbarco di 428 migranti arrivati alle 9 al porto ibleo e adesso stanno anche indagando sulle cause che hanno portato alla morte i 29 migranti e l’identità di eventuali responsabili. I corpi senza vita erano in un gommone con altri 100 migranti, i quali sono stati trasferiti al porto di Augusta.

Viviana Sammito