Non appena è stato quasi del tutto svuotato il centro per via dello sbarco di 3 giorni fa, giungono altri 375 migranti da accogliere e la Polizia di Stato è sempre pronta a gestire le diverse fasi di ordine pubblico che comporta un enorme sforzo da parte degli uomini e le donne impegnati in questo delicato servizio.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile, con la collaborazione dei Carabinieri di Modica e della Sezione Operativa navale della Guardia di Finanza, hanno permesso di identificare altri 3 scafisti: ABA Godwen, nato in Nigeria il 01.01.1974, EDORISIAGBON Bright, nato in Nigeria il 22.01.1984 e JAWO Saidou, nato in Gambia il 01.01.1997

I due nigeriani hanno condotto un gommone composto da 118 cittadini tutti del loro paese e dalle indagini è emerso che si erano accordati così con il libici. Paghiamo il viaggio ma vogliamo partire tutti insieme. Quindi gli scafisti hanno raggiunto un accordo con i libici incassando i soldi dai loro connazionali, quasi tutti finiti nelle mani delle organizzazioni criminali libiche.

Poi un altro scafista ha condotto l’altro gommone, questa volta da solo e con a bordo 123 migranti.

Le testimonianze anche in questo caso sono state fondamentali, hanno permesso a tutti di poter lavorare al meglio ed identificare gli autori del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

La Polizia Scientifica dopo l’identificazione mediante il rilevamento delle impronte digitali, ha segnalato alla Squadra Mobile di Ragusa che uno dei migranti aveva già tentato l’ingresso in Italia pochi mesi fa e per questo era stato espulso. A seguito delle indagini, il cittadino nigeriano è stato tratto in arresto.

Sono tuttora in corso le indagini per individuare gli scafisti degli altri due gommoni, salpati insieme dalla Libia per raggiungere l’Italia.

Anche in questo caso i poliziotti hanno dovuto verbalizzare delle tristi storie di violenza e soprusi subiti in Libia e durante le fasi di imbarco dalle coste africane.