Violento il nubifragio, caratterizzato da una grandinata di eccezionale intensità ad Acate. Un vero e proprio fiume di grandine, trasformatasi a contatto con l’acqua piovana in lastre di ghiaccio galleggianti dello spessore di circa 30 cm, che ha invaso le principali arterie cittadine rendendo impossibile e di estrema pericolosità, la circolazione di veicoli e persone.




L’eccezionale evento climatico è stato immediatamente fronteggiato dal personale dell’Ufficio Tecnico Comunale, con in prima persona il geometra Giuseppe Ramondazzo, e dal gruppo di volontari della “Procivis Acate” che fa capo alla Protezione Civile, coordinato dal presidente, Giacomo Gallo.

“Sapevamo della possibilità, nella giornata di oggi, di eventuali rischi idrogeologici dovuti a forti temporali – ha sottolineato il Sindaco, prof. Franco Raffo – ma non ci saremmo mai aspettati un evento climatico di tale  eccezionalità, mai registratosi ad Acate. Ci siamo, pertanto, immediatamente attivati  in una prima operazione di monitoraggio del centro urbano, prima, e della frazione di Marina di Acate, successivamente, grazie alla disponibilità di un automezzo della Protezione Civile. Quindi, grazie all’ausilio degli altri automezzi a disposizione ed al lodevole lavoro dei volontari della Protezione Civile, siamo riusciti a liberare le arterie viarie cittadine, in modo particolare via Balilla, maggiormente ostruite dalle grosse lastre di ghiaccio dovute al consolidamento della grandine. Abbiamo immediatamente chiuso al traffico anche un tratto di via Fiume dove la violenza delle torrenziali acque piovane aveva fatto crollare metà carreggiata. Fortunatamente nel volgere di poche ore tutto è tornato alla quasi normalità e di questo devo ringraziare  sia il geometra comunale,  Ramondazzo, per il suo encomiabile impegno, e sia il presidente della Procivis, Gallo e tutti gli splendidi volontari.




Da domani  – dice ancora il Sindaco – ci attiveremo subito nel quantificare i danni alle colture agricole che, purtroppo, a causa della consistenza dei chicchi di grandine, ed in base alle prime notizie che ci pervengono, immaginiamo debbano essere rilevanti”.