stalking“Tu te ne devi tornare al tuo Paese, tu sei una troia e i tuoi figli sono dei bastardi… il fatto che tuo marito è in carcere non è niente, lo devo colpire dove gli brucia di più”.  Un uomo di 75 anni di Comiso, Biagio Giannì, ha continuato a perseguitare e ingiuriare la cognata, moglie del fratello, costituendo un pericolo per la donna e per i suoi figli minorenni: il Giudice ha deciso di restringerlo ai domiciliari con il divieto di comunicare, in qualsiasi modo, con la vittima.  Il marito della donna è rinchiuso in carcere per avere tentato di uccidere il fratello, Biagio Giannì, a colpi di fucile lo scorso anno, il giorno di Pasqua. Giannì, approfittando dell’assenza del fratello e per vendetta, ha voluto fare pesare i suoi dissapori familiari contro la donna e i suoi figli, che abitano soli in una casa alla periferia di Comiso. E’ proprio in quella zona che Biagio Giannì ha messo in atto i suoi atteggiamenti persecutori: ha tagliato la strada alla cognata, mentre era in auto con i bambini;  qualche giorno dopo è entrato all’interno del terreno di proprietà del fratello e con la sua vettura si è posto obliquamente rispetto alla strada, impedendo il passaggio alla cognata; poi, dopo averle chiesto con rabbia notizie del fratello in carcere, l’ha minacciata e l’ha ingiuriata con le espressioni “Lui deve morie in carcere … Te la farò pagare”; in diverse successive occasioni Biagio Giannì ha tentato di danneggiare l’impianto idrico lasciando la donna e suoi bambini senza acqua;

L’esame anche di alcuni testimoni ha permesso di accertare i fatti raccontati dalla vittima, considerato che era necessario da parte dei poliziotti escludere qualsiasi tentativo di possibile vendetta da parte della cognata nei confronti dell’uomo che aveva fatto arrestare il marito.

A Giannì, era stato vietato dal giudice di avvicinarsi nei luoghi frequentati dalla cognata  ed invece lui, non ottemperando all’obbligo, ha continuato a minacciarla, turbando la serenità anche dei figli minorenni (ne avevamo parlato lo scorso 20 Agosto qui: Stalking nei confronti della cognata).

La donna, impaurita e sfinita dalle continue persecuzioni, si è rivolta alla polizia dopo essere stata aggredita fisicamente e costretta alle cure del Pronto Soccorso. Giannì, rappresenta una seria minaccia per la donna e per i suoi bambini,  e per tale ragione che il giudice ha deciso di aggravare la misura cautelare nei suoi confronti con la detenzione domiciliare e  con il divieto di comunicar in qualsiasi modo con la cognata.

Viviana Sammito