Marialucia Lorefice 5 stelle “Una situazione non più sostenibile, i cittadini ragusani sempre più terrorizzati per l’aumento di fatti criminali, ultimo l’omicidio con modalità mafiose avvenuto in pieno centro a Vittoria.

Le forze dell’ordine sul territorio non bastano, ho già interrogato Alfano tre volte e continuerò a farlo finché non avremo risposte concrete sull’emergenza criminalità”. A dichiararlo è la parlamentare ragusana del Movimento 5 Stelle Marialucia Lorefice, che in questi giorni è intervenuta nuovamente in aula sulla questione criminalità, ricordando peraltro i diversi atti parlamentari già predisposti e sollecitando il Ministero dell’Interno a dare risposte concrete in termini di incrementi di organico delle forze dell’ordine, in un territorio sempre più vessato da violenza e criminalità.

“Nella provincia di Ragusa – si legge nella recente interrogazione di cui la deputata ragusana M5S è prima firmataria –  da tempo le forze dell’ordine registrano un deficit nella dotazione organica tale da non consentire nemmeno l’espletamento dell’attività ordinaria, con la conseguenza che si attinge spesso al personale addetto ad altre mansioni pur di assicurare i normali servizi di controllo del territorio e di ordine pubblico. Ma secondo il vice ministro dell’Interno tutto va bene a Ragusa. Bubbico ha infatti risposto dichiarando, tra l’altro, che «Le complessive crescenti esigenze di servizio sono state, comunque, sempre affrontate mediante l’ottimizzazione dell’impiego del personale a disposizione, nonché attraverso la razionalizzazione delle attività di controllo del territorio. Il dispositivo delle forze di polizia preposto al controllo del territorio della provincia può contare su 372 unità della Polizia di Stato supportati da 19 appartenenti ai ruoli tecnici, 378 militari dell’Arma dei Carabinieri e 224 della Guardia di Finanza».

Secondo il Ministero quindi 1000 unità, bastano a presidiare e controllare 1.614 chilometri quadrati di territorio e garantire la sicurezza di oltre 300.000 persone, distribuite in 12 comuni e relative frazioni collegati da una rete di circa 1.400 chilometri di arterie extraurbane. Peccato che i centri minori rimangono spesso sprovvisti di personale che possa intervenire in caso di chiamata”. La microcriminalità non è l’unica declinazione che la mala vita mostra in provincia di Ragusa, la parlamentare sottolinea infatti come anche “i clan mafiosi, provenienti anche da altre zone della Sicilia, sono tornati a permeare l’economia e le istituzioni iblee, come evidenziato nella relazione 2012-2013 della direzione nazionale antimafia e come dimostrano i continui atti intimidatori ad artigiani ed esercizi commerciali a Vittoria e le recenti indagini a Scicli su presunte infiltrazioni mafiose nel comune in seguito all’arresto dei componenti di un’organizzazione che gestiva la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani”.