AGGIORNAMENTO NEWS ORE 13:30. Le prime dichiarazioni dell’omicida

di Viviana Sammito

arresto tunisino omicida“Non volevo ucciderla, non ce l’avevo con lei”. Sono le prime dichiarazioni di Ayed Rafih, pluripregiudicato per reati specifici, di 60 anni, ritenuto colpevole di avere ucciso la figlia  italo-tunisina  SYLVIE MONJIA Ayef di 37 anni,  madre di tre figli, ieri sera intorno alle 20.20 nelle campagne di Comiso, in c.da Torrevecchia Carnazza. La lite era scoppiata per motivi economici: il tunisino non andava forse d’accordo con il genero che viveva nella casa del suocero con la moglie.

Ayef aveva chiesto alla figlia di andare via dalla sua casa.

Il marito della figlia si è allontanato dall’abitazione e la donna ha continuato a litigare con il padre quando ha sparato un colpo di pistola contro la donna.

L’arma è stata rinvenuta e sequestrata nelle campagne dalla polizia. L’uomo era irreperibile ma è stato fermato intorno alle 10.30 di questa mattina nelle campagne poco distanti dall’abitazione.

Il Pubblico Ministero ha disposto che la salma rimanesse a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per un’eventuale autopsia.

Sul posto stanno completando il sopralluogo gli uomini della Polizia Scientifica per appurare l’esatta dinamica, anche di tipo balistico, di quanto accaduto.

Ayed Rafih, nel 1993 era già stato arrestato per omicidio doloso a Comiso ed ha già scontato la pena in carcere.

AGGIORNAMENTO NEWS ORE 11:30  a cura di Viviana Sammito

VITTIMAE’ in stato di fermo Ayed Rafih, pluripregiudicato per reati specifici, di 60 anni, ritenuto colpevole di avere ucciso la figlia  italo-tunisina  SYLVIE MONJIA Ayef di 37 anni,  madre di tre figli   ieri sera intorno alle 20.20 nelle campagne di Comiso, in c.da Torrevecchia Carnazza. Il colpo di pistola, secondo le prime indagini della Polizia, è partito dopo l’ennesimo litigio che ha visto l’anziano tunisino contro la figlia e il genero, per motivi da chiarire.

Il Pubblico Ministero ha disposto che la salma rimanesse a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per un’eventuale autopsia.

Sul posto stanno completando il sopralluogo gli uomini della Polizia Scientifica per appurare l’esatta dinamica, anche di tipo balistico, di quanto accaduto.

Ayed Rafih, nel 1993 era già stato arrestato per omicidio doloso a Comiso ed ha già scontato la pena in carcere.

AGGIORNAMENTO NEWS ORE 8:30  a cura di Viviana Sammito

E’ stata uccisa dal padre Ayed Rafih, pulripregiudicato per reati specifici, di 60 anni, una donna italo-tunisina  (il nome non è stato reso noto) di 37 anni,  madre di tre figli  – ancora all’oscuro di tutto –  ieri sera intorno alle 20.20 nelle campagne di Comiso, in c.da Torrevecchia Carnazza. Il colpo di pistola, secondo le prime indagini della Polizia, è partito dopo l’ennesimo litigio che ha visto l’anziano tunisino contro la figlia e il genero, per motivi da chiarire. L’omicida è latitante ed oltre 30 uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile, Squadra Volanti, Commissariati di Comiso e Vittoria) gli stanno dando la caccia dopo la fuga per le limitrofe campagne.

Il Pubblico Ministero ha disposto che la salma rimanesse a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per un’eventuale autopsia.

Sul posto stanno completando il sopralluogo gli uomini della Polizia Scientifica per appurare l’esatta dinamica, anche di tipo balistico, di quanto accaduto.

Ayed Rafih, nel 1993 era già stato arrestato per omicidio doloso a Comiso ed ha già scontato la pena in carcere.

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IL COMUNICATO DIRAMATO DALLA POLIZIA STAMATTINA

polizia omicidioLa Polizia di Stato – Squadra Mobile – è intervenuta in C.da Torrevecchia Carnazza  a Comiso in quanto poco dopo le ore 20 di ieri giungeva una segnalazione al 113 di una persona riversa a terra poiché attinta da un colpo d’arma da fuoco.

Sul posto veniva identificata la vittima, A.S. donna di 37 anni coniugata e madre di tre figli.

Dalle prime risultanze investigative della Squadra Mobile, coadiuvata dal Commissariato di Comiso e dal Commissariato di Vittoria è emerso che la donna è deceduta a causa del colpo d’arma da fuoco esploso dal padre a seguito dell’ennesimo litigio con il genero e con la stessa figlia.

In corso gli interrogatori delle persone presenti per appurare le modalità dell’esplosione del colpo d’arma da fuoco e delle cause che hanno portato al litigio ed al ferimento a morte.

Oltre 30 uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile, Squadra Volanti, Commissariati di Comiso e Vittoria) stanno dando la caccia al fuggitivo che si è allontanato per le limitrofe campagne.

Il Pubblico Ministero ha disposto che la salma rimanesse a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per un’eventuale autopsia.

Sul posto stanno completando il sopralluogo gli uomini della Polizia Scientifica per appurare l’esatta dinamica, anche di tipo balistico, di quanto accaduto.