La Polizia di Vittoria all’esito di laboriose indagini coordinate dalla Procura delle Repubblica presso il Tribunale di Ragusa ha arrestato V.N., romeno di 26 anni, pregiudicato, privo di attività lavorativa.

L’attività investigativa ha preso avvio nell’agosto del 2013 quando una giovanissima donna romena, accompagnata dalla madre, si è recata al Commissariato di Pubblica Sicurezza ed ha denunciato di essere costretta, dal suo fidanzato, a dedicarsi alla prostituzione.

Col coordinamento della  Procura di Ragusa sono state avviate attività di indagine di tipo classico, quali pedinamenti ed osservazione e indagini tecniche, quali intercettazioni telefoniche.

Di grande aiuto anche l’esame dei siti internet dove vengono offerte le prestazioni delle ragazze e dove erano in mostra le foto della vittima che si offriva ad incontri con uomini.

La ragazza ha fornito dettagli importanti, nonostante le difficoltà, ribellandosi alla situazione imposta dall’uomo e dimostrando grande coraggio.

Il protettore, V.N., consentiva prestazioni solamente ad italiani.

Quando a chiamare erano stranieri, in particolare nordafricani, riconosciuti dall’accento, toglieva il telefono alla ragazza e rifiutava la domanda di prestazioni sessuali in malo modo.

La tariffa era di 50 euro a rapporto, che saliva a 100 euro qualora l’incontro avesse avuto durata superiore ad un’ora. La donna era obbligata ad effettuare almeno cinque prestazioni al giorno.

prostituzione-in-casaIl Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Ragusa accogliendo le richieste della Procura della Repubblica fondate sul corposo fascicolo d’indagini svolte dalla Polizia di Vittoria riteneva la condotta del rumeno idonea ad integrare gli estremi del vero e proprio sfruttamento, dato che, oltre ad organizzare e sovrintendere agli incontri sessuali della donna, il “protettore” ne conseguiva anche il ricavato, traendo dallo stesso i mezzi del proprio sostentamento.

Per questo ha applicato all’arrestato la misura della custodia cautelare in carcere per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione aggravato dall’uso della violenza e minaccia.

La Polizia di Vittoria, dopo lungo appostamento lo ha rintracciato presso una sconosciuta abitazione di Scoglitti, ove pare si fosse trasferito di recente e dopo la cattura e gli adempimenti di rito lo ha trasferito presso la Casa Circondariale di Ragusa.

Il luogo del meretricio, nel centro abitato di Vittoria è stato controllato e perquisito. Benché non fosse utilizzato da qualche tempo, sono stati rinvenuti segni inequivocabili.

Al vaglio della Polizia è adesso il contenuto di un personal computer trovato in camera da letto, al cui interno è stata trovata, abilmente celata, una videocamera che registrava sull’hard disk. Il sospetto è che venisse impiegata all’insaputa dei “clienti” per riprendere e registrare  le scene degli incontri.