PEPPE PUGLISI“Dopo le vacanze, Scicli, anzi, gli sciclitani si preparano a prendersi una bella ‘botta’ in testa da restare tramortiti: un aumento spaventoso delle tasse comunali. Un provvedimento proposto dall’Amministrazione comunale guidata da Franco Susino e approvata in Consiglio dai cosiddetti consiglieri ‘responsabili’ “.

Con queste parole si apre una lunga nota stampa del consigliere comunale di Teritorio, Peppe Puglisi.

“Il Governo nazionale di Matteo Renzi, ‘specializzato’ in tasse come i due precedenti Governi – Monti e Letta – ha introdotto la cosiddetta Iuc: Imposta Unica Comunale. Dietro questa sigla troviamo l’Imu (senza la  prima casa), la Tasi (la tassa comunale sui servizi indivisibili) e la Tari (la tassa sui rifiuti) – spiega Puglisi.

Cosa propone l’Amministrazione comunale di Scicli?

Di fatto – scrive ancora il consigliere Puglisi -, con la Tasi, viene ripristinata l’Imposta sulla prima casa che era stata tolta con l’Imu. Non solo. Ma   l’amministrazione ha appioppato ai cittadini sciclitani un’aliquota del 2,5 per mille!

Alla Tasi ai massimi livelli, si andrebbero a sommare l’ Imu sulla seconda casa (che è già elevata perché si pagherà anche sulla sulla prima casa…) e la Tari (la tassa sui rifiuti: anche questa con aliquote altissime!). Un massacro per la stragrande maggioranza delle famiglie di Scicli!

La legge prevede che la Tasi possa essere azzerata. E in alcuni Comuni, infatti, i cittadini, quelli che versano in una situazione economica disagiata, vengono esentati da questa tassa.

Forse l’Amministrazione Susino pensa che le famiglie Sciclitane non siano ancora state ‘spremute’ abbastanza dalle tasse; e forse ritiene, anche che gli sciclitani siano piuttosto ricchi.

Solo partendo da questi due presupposti – a mio avviso completamente sbagliati – il Comune di Scicli può pensare di appioppare agli sciclitani una Tasi ai massimi livelli, con un aliquota – l’abbiamo già ricordato – al 2,5 per mille.

Sicuramente il sindaco Susino, la sua giunta e i suoi consiglieri “responsabili” non sanno che la realtà sciclitana e un’ altra: la disoccupazione è alle stelle, i consumi al minimo, le imprese chiudono i battenti.

In città la povertà dilaga. Ma, evidentemente – aggiunge ancora Puglisi – , Susino, la sua Giunta e i consiglieri responsabili sono sintonizzati su un’altra realtà.

Molti cittadini sciclitani – già massacrati dalle tasse e dalle imposte nazionali e comunali – potrebbero non essere in grado di pagare la Tasi.

Un’applicazione comunque corretta della legge, comporterebbe l’esenzione per alcune categorie: penso, ad esempio, alle famiglie costrette a vivere con le esigue pensioni sociali; o alle famiglie vittime dei tagli sul lavoro che ritrovano con un mutuo da pagare. Non si possono mettere tutte queste famiglie con le spalle al muro.

La somma che il Comune di Scicli pensa di incassare con queste nuove tasse ammonta a poco più di 3 milioni di Euro, ma la proiezione è solo ipotetica, atteso che i cittadini non hanno più soldi e aumentano sempre di più coloro che diventano morosi nei confronti dell’Ente.  La tassazione esagerata porterebbe con se ulteriori conseguenze sul sistema economico. L’aumento delle tasse metterebbe in ginocchio gli sciclitani.

Ripeto – ci tiene ancora a sottolineare Puglisi -: i Comuni possono azzerare la Tasi”.

Peppe Puglisi poi tira in ballo il vicino Comune di Ragusa, e dice: “Il Comune di Ragusa, è andato incontro ai cittadini riducendo le tasse comunali, mentre a Scicli sono aumentate. Allora, forse, le scelte dei responsabili hanno peccato di irresponsabilità”.