L’ex Camera del lavoro di Scicli ha ospitato: “Cibo e Medicina. Fra antichi rimedi e ricette popolari.”, promosso e organizzato dall’Associazione Culturale “Tanit Scicli” in collaborazione con il Dottor Guglielmo Cartia.

tanit degustazione mieleIl miele protagonista assoluto della serata. L’alimento è stato trattato nelle sue diverse sfumature dai relatori venuti a discuterne insieme al numeroso pubblico. Il cibo degli dei è poi divenuto attore principale della degustazione servita nel suggestivo scenario dell’annesso giardino del Circolo di Conversazione.

Molto apprezzata è stata la conversazione ottimamente moderata dall’archeologa Monica Carbone e inaugurata dai saluti di rito di Vincenzo Burragato, storico e presidente di Tanit Scicli, il quale ha rimarcato con decisione il ruolo centrale che l’associazione reclama all’interno del panorama culturale sciclitano inaugurando il suddetto ciclo di eventi e continuando la positiva esperienza dell’apertura dell’Antica Farmacia Cartia, divenuta ormai un sito culturale fra i più rinomati in città e descritto come tale con dovizia di particolari dalla storica dell’arte antica Elisabetta Favacchio.

La discussione è entrata nel vivo con l’intervento del Dottor Guglielmo Cartia, il quale, con chiarezza, ha appassionato la platea illustrando le virtù terapeutiche del miele dall’antichità ai giorni nostri, tendendo così la mano a Valentina Pensiero, archeologa, capace di argomentare con grazia e precisione l’uso del miele nei popoli antichi, dagli egizi ai babilonesi, passando a greci e romani per arrivare fino al medioevo. A conclusione, la parola è passata al biologo Emanuele Caschetto, che con il consueto brio ha spiegato la natura delle api e la filiera del miele ai giorni nostri.

“Cibo e Medicina. Fra antichi rimedi e ricette popolari.” torna venerdì 12 settembre, nuovamente presso i locali dell’Ex Camera del Lavoro alle ore 19.00 e, stavolta, l’alimento trattato sarà il carrubo, coltura così fondamentale per l’agricoltura, l’economia e la società dell’area iblea.

Foto: Carlo Miceli