polizia 11Martedì scorso una telefonata giunta al 113 segnalava l’aggressione da parte di un uomo ai danni di una giovane donna residente in Via Bixio.

Giunta tempestivamente sul luogo, la pattuglia della Sezione Volanti accertava che, V.R. nata a Novara, 24 anni, era la stessa persona che una settimana prima aveva subito lesioni – unitamente alla propria coinquilina – da parte del proprietario dell’immobile che la donna aveva in locazione, il 75enne ragusano G.G. residente in Via Cavour.

Anche in quest’occasione, la donna aveva interagito col G.G. per chiedere la riattivazione del contatore della luce (in comune) ma per tutta risposta l’uomo le si scagliava contro, colpendola ripetutamente al viso e prendendola a calci e pugni.

La V.R. cercava di darsi alla fuga rifugiandosi all’interno della propria abitazione, distante pochi metri, ma veniva inseguita dal 75enne ragusano, il quale brandendo un bastone colpiva ancora gli infissi della porta di ingresso della casa della donna, come ritorsione poiché non era riuscito a raggiungerla in tempo.
Pertanto, il G.G. avrebbe colpito anche la vettura della vittima parcheggiata poco distante per poi rintanarsi dentro la propria abitazione di via Cavour ove veniva in effetti trovato dai poliziotti.

La pattuglia della Volante intervenuta appurava i segni evidenti al volto della giovane visibilmente gonfio e tumefatto: condotta in ospedale, V.R. veniva refertata con una prognosi di 8 giorni per lesioni.

Ultimati gli accertamenti di rito, il G.G. veniva denunciato in stato di libertà per il reato di lesioni e danneggiamento, il tutto aggravato dalla circostanza della recidiva.

Solo in data 9 aprile, infatti, l’uomo – con precedenti penali per omicidio, rapina a mano armata, estorsione, furto – era stato deferito in stato di libertà alla locale A.G. dai poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico per lesioni, violenza privata, violazione di domicilio, maltrattamenti di animali e ed offesa al benessere del vicinato cagionato dagli escrementi prodotti dagli animali stessi.

In quella occasione, la perquisizione condotta dai poliziotti aveva consentito di scoprire che il 75enne ragusano occupava l’immobile (che si estendeva su tre piani) in condizioni di oggettivo ed indescrivibile degrado, unitamente a tre cani: le condizioni dello stabile e l’odore nauseabondo erano tali da rendere difficile non solo l’accesso degli operatori ma anche la loro stessa permanenza all’interno per l’espletamento dei servizi di polizia conseguenti. Ovunque, sui pavimenti ed il mobilio fatiscente, vi erano deiezioni di animali depositate da mesi; i locali erano angusti e senza luce, chiusi da ogni lato e privi di aerazione.

E proprio la presenza degli animali aveva consigliato l’intervento in ausilio di operatori appartenenti al Nucleo Provinciale Guardie Zoofile dell’Enpa.
In seguito alla convalida del sequestro dei tre cani, in sede di udienza per rito direttissimo, gli animali sono stati trasferiti presso una struttura comunale a ciò dedicata, ove tuttora si trovano ricoverati ed accuditi.