casa pignorataLa storia è di quelle tragiche che fa emergere un problema sociale purtroppo crescente. Angelo Pacetto non lavora da 6 anni. Per un debito contratto con una banca quando ancora c’era la lira, gli è stata messa la sua abitazione all’asta.

La casa se l’è aggiudicata una persona di Ragusa al prezzo di 41 mila euro, il valore catastale dell’immobile si aggira intorno a 250 mila euro.

Angelo Pacetto e la moglie sono disposti a tutto pur di non uscire da quella casa frutto di tanto lavoro e sacrifici, per questo, all’arrivo dell’ufficiale giudiziario, si sono fatti trovare accerchiati da una serie di bombole di gas e un accendino in mano, pronti a farsi esplodere non appena le forze dell’ordine fossero intervenute per avviare lo sfratto. Angelo e la moglie hanno avuto una fortuna: in questa battaglia non sono rimasti soli. A sostenerli tante persone e una delegazione dei Forconi guidata dal leader Mariano Ferro.

«Non possiamo accettare – ha detto Ferro- che questi sciacalli speculino sulle disgrazie altrui, non permetteremo che Angelo venga sfrattato».

La zona dove insiste l’abitazione, in contrada Boscorotondo, è stata presieduta fin dalla mattina da tante persone disposte a difendere la causa dei coniugi, l’ufficiale giudiziario non ha potuto fare altro che prendere atto del fatto che li oggi tutti avrebbero venduto cara la pelle prima di lasciare la casa.

casa pignorata 3L’ufficiale giudiziario è ritornato in tribunale per parlare con il giudice e capire quale procedura avviare, intanto i Forconi si sono recati al tribunale per seguire l’evolversi della situazione.

Abbiamo raggiunto telefonicamente pochi minuti fa Mariano Ferro il quale ci ha detto che non ci sono grosse novità. Pare ci sia stato un vertice in prefettura per parlare della vicenda, ma ancora si sa poco o nulla. « Credo – ha detto Ferro- che difficilmente si muoverà qualcosa in questi due giorni, un’altra prova che stiamo facendo è quella di chiedere un incontro al legale della persona che ha acquistato la casa per cercare di trovare un accordo e far ritornare la casa al Pacetto».

Se non si dovesse trovare l’accordo i Forconi sono disposti ad azioni anche eclatanti pur di difendere una persona “vittima di un sistema che non funziona”. Il fatto è che più passa il tempo più ci troveremo di fronte situazione come queste, il governo dovrebbe prendere una decisione chiara in merito perchè davvero c’è il rischio che si possano ripetere altri casi come quello di Guarascio.