Tratto da La Sicilia del 14 Gennaio




Nonostante le premesse e gli annunci velati, ieri a Scicli non c’è stata alcuna manifestazione né fascista ne antifascista. Durante la mattinata erano trapelate diverse voci su un possibile presidio per monitorare la situazione su una probabile manifestazione non autorizzata degli esponenti di CasaPound.

In teoria avrebbe potuto verificarsi uno scontro sulla scia di quanto visto già a Ragusa in occasione della manifestazione di Forza Nuova, ma non è avvenuto nulla.

Tutto era iniziato con una richiesta per volantinaggio su suolo pubblico presentata alla Questura prima e ai Vigili Urbani dopo, da parte della rappresentante cittadina del movimento di estrema destra, Maria Borgia, già in passato nella dirigenza di Forza Nuova prima di passare a Forza Italia.

“Gli enti – ha dichiarato la Borgia- hanno dato il diniego alla nostra iniziativa richiamando una delibera del comune che, a nostro avviso, non sta né in cielo né in terra”. La delibera in questione è la numero 195 dell’8 novembre scorso, approvata dalla giunta comunale di Scicli che sancisce il divieto di concedere spazi o luoghi pubblici per eventi organizzati da movimenti o associazioni che si rifanno a principi fascisti, nazisti, razzisti e discriminatori. Insomma, tutti i movimenti in odor di fascismo da ora in poi a Scicli avranno vita dura. La delibera approvata dalla giunta comunale si fonda sugli articoli 2,3 e 10 della costituzione italiana, ma richiama anche lo statuto del Comune che ispira il suo ordinamento ai principi di rispetto della dignità e della libertà dell’uomo, della solidarietà sociale, dell’uguaglianza e della tolleranza.

Con questo atto, nella sostanza, l’amministrazione Giannone vuole che quando qualsiasi movimento presenta istanza per utilizzare il suolo pubblico per un evento, o un locale in dotazione all’ente, chiarisca senza mezzi termini di non professare ideologie razziste, xnofobe, antisemite, omofobe, antidemocratiche e di intolleranza religiosa. In aggiunta a ciò, l’istanza può essere vagliata solamente se firmata da un legale rappresentante o da chi, comunque, ha potere di rappresentanza. Della delibera sono stati resi edotti tutti gli enti e gli organi preposti in materia di pubblica sicurezza. L’atto del comune di Scicli ha sortito i suoi primi effetti quando l’11 gennaio all’ente è pervenuta una richiesta a firma di Felice De Leo e Maria Borgia che chiedevano l’autorizzazione per svolgere attività di volantinaggio per il movimento CasaPound Italia nella giornata del 13 dicembre. A tale richiesta l’amministrazione comunale ha risposto no, un diniego motivato dal fatto che le comunicazioni inoltrate dagli scriventi, ovvero da CasaPound, non possono essere vagliate perchè non risultano complete e perchè non in linea con quanto previsto dalla delibera n 195 dell’8 novembre del 2017.




Il diniego non è piaciuto affatto a Maria Borgia che annuncia conseguenze in merito. “Non abbiamo ritenuto manifestare o presidiare simbolicamente alcuna area pubblica- ha affermato- perchè abbiamo rispetto delle istituzioni e delle leggi. Tuttavia la delibera richiamata dall’amministrazione comunale appare paradossale e, cosa ancor più grave, incostituzionale. Mi dovrebbero spiegare perchè dovrei precisare in una nota di essere antifascista antisemita quando è assodato e sancito dalla costituzione che sia così. Per fare un esempio banale è come certificare in un atto pubblico che non ruberò. Per questo – conclude Maria Borgia- agiremo per le vie legali contro la delibera del comune di Scicli”.