da La Sicilia del 25 Giugno

di Carmelo Riccotti La Rocca




La perdita del finanziamento di 5 milioni di euro per l’ascensore che avrebbe dovuto collegare la cava di san Bartolomeo al convento della Croce, continua a creare dibattito e polemica tra il primo cittadino di Scicli, Enzo Giannone, e il Soprintendente di Ragusa, Calogero Rizzuto che controreplica per ribadire la sua versione dei fatti. “Voglio premettere – esordisce Rizzuto- che quella con il sindaco Giannone è una polemica che non mi appassiona, ma esiste un faldone pieno di atti che confermano le responsabilità e inefficienze dell’amministrazione, quindi ritengo corretto che la comunità debba sapere come sono andate le cose

Perché in conferenza stampa ha sentito l’esigenza di ritornare sulla questione?

“Perché quando mi è stato chiesto cosa avrei voluto completare, ma non vi sono riuscito, ho pensato e penso subito al progetto dell’ascensore del Convento della Croce”

Lei continua a ribadire le responsabilità dell’amministrazione Giannone…

“Sin dall’inizio abbiamo spiegato il progetto all’amministrazione comunale, abbiamo parlato delle criticità partendo dalla necessità di procedere con la declassificazione. A Palermo si è stabilito che una soluzione poteva esserci, il comune avrebbe dovuto inviare una serie di documenti relativi alle verifiche dopo l’intervento di consolidamento della Protezione Civile. Per fare ciò servivano 10 mila euro e l’amministrazione ha impiegato oltre un anno. Una volta pervenute le verifiche, dalla Regione hanno chiesto al Comune ancora altri documenti, carte che sono state inviate a singhiozzo, un po’ per volta, fino a perdere il finanziamento”

Ma il sindaco dice che il progetto è della Regione e il Comune non era tenuto ad inviare nulla

“Qualsiasi amministrazione efficiente che si rispetti, quando si vede arrivare delle richieste che non le competono, lo fa notare agli enti preposti e non sta in silenzio anche dietro a continui solleciti.  Nessuna documentazione, in tal senso, è arrivata alla Soprintendenza o alla Regione.”




Giannone afferma anche che non ci sono mai stati i presupposti perché questo progetto potesse essere realizzato

“Non è così, nessuno ha mai detto che non poteva essere realizzato, anzi, abbiamo più volte ricevuto il plauso dell’amministrazione. L’unica cosa che avrebbero dovuto fare era inviare i documenti, l’assessorato Territorio e Ambiente avrebbe proceduto con la declassificazione ed io  avrei convocato una conferenza di servizio per approvare il progetto”. Il progetto poteva essere realizzato, avrebbe rappresentato una attrazione turistica importante e sarebbe stato ad impatto zero dal punto dii vista paesaggistico e ambientale.