da “La Sicilia”

di Carmelo Riccotti La Rocca




 

Una rivoluzione plastic free per l’estate 2019? Non è solo un auspicio, ma una necessità della quale si è ancor più consapevoli dopo la pubblicazione del dossier “beach litter 2019” prodotto da Legambiente. Il rapporto disegna il quadro delle spiagge italiane e il dato che emerge è a dir poco allarmante. In Italia su 93 spiagge monitorate è stata rinvenuta una media di 968 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. A farla da padrona è ancora la plastica con una percentuale dell’81 percento. Il monitoraggio delle spiagge ha riguardato anche il litorale ragusano e, nello specifico, la spiaggia di Sampieri grazie alla collaborazione tra il circolo locale di Legambiente Kiafura e gli studenti dell’Istituto Comprensivo Elio Vittorini con la presenza del presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani.

I dati della costa sciclitana rispecchiano quelli nazionali con l’80 percento di plastiche rinvenute delle quali il 79% sono plastiche usa e getta (bicchieri, cannucce, bottiglie, sacchetti, mozziconi di sigarette) e poi tappi e altre plastiche rigide. Insomma, per ogni passo che facciamo sulle nostre spiagge incrociamo più di cinque rifiuti, dieci ogni metro. Per lo più sono plastica, un frammento ad ogni passo, ma ad invadere i nostri litorali c’è ormai di tutto: oggetti di ogni forma, materiale, dimensione, colore. Una mole incredibile che rappresenta soltanto la punta di un iceberg: i rifiuti in spiaggia e sulla superficie del mare rappresentano appena il 15% di quelli che entrano nell’ecosistema marino, mentre la restante parte galleggia o affonda.

Rifiuti spiaggiati gettati consapevolmente arrivati da chissà dove attraverso i fiumi o che provengono direttamente dagli scarichi non depurati, dall’abitudine di utilizzare i wc come una pattumiera e, soprattutto, dalla loro cattiva gestione.

Nel complesso Legambiente ha monitorato circa 400mila metri quadri di spiaggia, pari a quasi 60 campi di calcio e sono stati censiti in totale 90.049 rifiuti. Si tratta di un numero abnorme che rende perfettamente l’idea di quanto scarso sia il senso civico di cittadini e bagnanti. Basterebbe un po’ di cura in più per migliorare la situazione, ma la fotografia pubblicata da Legambiente è quella di una comunità che non rispetta se stessa.

Ai primi posti della top ten dei rifiuti più trovati ci sono pezzi di plastica e polistirolo, ma anche tappi e coperchi di bevande (se ne trovano 1 per ogni metro di spiaggia), mozziconi di sigarette, basti pensare che è stato trovato l’equivalente di 359 pacchetti di sigarette in 9 km, e poi ancora cotton fioc (il 7,4% di tutti i rifiuti monitorati) e materiale da costruzione (con oltre 4mila rifiuti legati a sversamenti illegali in piena spiaggia). E non manca l’usa e getta di plastica, che se disperso nell’ambiente rappresenta uno dei principali nemici del nostro mare: ogni 100 metri di spiaggia si trovano 34 stoviglie (piatti, bicchieri, posate e cannucce) e 45 bottiglie di plastica. Sono oltre 10mila in totale le bottiglie e contenitori di plastica per bevande, inclusi i tappi (e anelli) censiti sulle spiagge, sostanzialmente la tipologia di rifiuti più trovata in assoluto.

A seguire il monitoraggio realizzato a Sampieri è stato il circolo di Legambiente Kiafura che oggi interviene con la presidente Alessia Gambuzza che sottolinea come “il marine litter sia un problema che riguarda gli oceani ma anche il mar Mediterraneo, come testimonia il monitoraggio realizzato dai volontari e dagli studenti di Scicli. Le spiagge iblee devono essere salvaguardate con le campagne informative per i cittadini, con le multe per chi abbandona i rifiuti o li conferisce scorrettamente in modo consapevole. Sta arrivando l’estate 2019- sostiene ancora Gambuzza- e ci auguriamo che a Scicli lo scenario di fronte agli occhi dei turisti sia diverso da quello dello scorso anno”. Per ottenere buoni risultati è importante che si migliori la gestione dei rifiuti sulla terraferma, una condizione imprescindibile e necessaria, così come necessarie appaiono pene più severe nei confronti di chi continua ad inquinare l’ambiente e il mare.




Legambiente auspica che altri comuni possano seguire l’esempio di quelli che hanno deciso di vietare la vendita e l’uso della plastica usa e getta negli esercizi commerciali, nei supermercati, negli stabilimenti e nei locali al mare. Sarebbe sicuramente un inizio.

L’appello di Legambiente Kiafura: il Comune approvi la delibera contro l’usa e getta

Sono in tutto 13 le spiagge monitorate in Sicilia sulle 93 complessive in tutta la penisola. Per Ragusa l’attenzione è stata rivolta a Sampieri dove è emerso un dato preoccupante che oggi porta la presidente del circolo locale di Legambiente Kiafura ad avanzare una proposta all’amministrazione comunale.“Il Comune di Scicli- ha affermato Alessia Gambuzza (nella foto)– approvi subito la delibera contro l’usa e getta come fatto anche da altri comuni siciliani. L’estate sciclitana 2019 deve essere plastic free”