Tratto da “La Sicilia” del 22 novembre




La comunità musulmana di Scicli raccoglie i fondi per aprire una Moschea e la cosa preoccupa, e non poco, Forza Nuova. A sollevare la questione è Maria Borgia che da qualche mese è ritornata a rappresentare il movimento di estrema destra a livello provinciale.

La preoccupazione nasce da un cartello esposto nel luogo di culto di Via Bixio nel quale, secondo quanto dichiara Maria Borgia, si palesa la volontà di aprire una Moschea e si apre a donazioni “anche provenienti dall’estero”. Va ricordato che l’articolo 19 della Costituzione italiana riconosce a tutti il diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.

Per Forza Nuova, però, questo non basta, il loro sospetto è che dietro l’apertura di una nuova Moschea si possa celare il rischio dell’integralismo, ma anche di finanziamenti illeciti. “La preoccupazione per la collusione tra terrorismo islamico, finanziamenti stranieri e moschee in Italia- scrive Maria Borgia- non desta preoccupazione per chi governa, a tal punto che non sono stati posti controlli alcuni su raccolte fondi che interessano transazioni estere di denaro, come palesemente manifestato, ad esempio, dal cartello affisso nel luogo di culto di via Bixio, a Scicli, nel quale sono specificati i dati bancari per donazioni anche provenienti dall’estero”. Per il movimento di estrema destra, quindi, il progetto dell’apertura di un nuovo luogo di culto religioso potrebbe nascondere pericolose relazioni tra fondi internazionali e immigrati islamici locali, come registrato nelle operazioni di costruzioni delle Moschee a Torino e Roma.

“Se nessuna delle istituzioni è interessata alla tutela della nostra sicurezza personale, ed ancora, alla salvaguardia del nostro bimillenario patrimonio religioso e storico- afferma ancora Maria Borgia- sappiano bene questi signori che Forza Nuova non si fermerà certo all’attacco tramite la carta stampata, ma sarà presente con i suoi militanti nelle piazze del paese per manifestare ed aprire gli occhi ai cittadini di Scicli, in modo tale da renderli consapevoli dei possibili rischi ai quali si potrà andare incontro con la realizzazione di un’opera di questa portata”.

Il no di Forza Nuova alla nascita di una moschea a Scicli sarà quindi categorico. Certo è che se questa vicenda dovesse portarsi avanti non è difficile pensare all’inizio di una vera e propria battaglia politica in città tra chi da un lato difenderà a spada tratta il sacrosanto diritto di poter professare il culto religioso come sancito dalla costituzione italiana e chi, dall’altra parte della barricata, vede nell’apertura di un luogo di culto un pericolo legato all’ombra del terrorismo islamico.